FACILI ENTUSIASMI IMPROVVISI AVVILIMENTI >>>>>>>>>In vacanza da una vita..che è la mia.. perché non è facile, forse nemmeno utile..certe cose chiare dentro poi non escono..restano..

La giraffa ha il cuore lontano dai pensieri, si è innamorata ieri e ancora non lo sa..

mercoledì, marzo 08, 2006

ma

...«Siete mansuete e soddisfatte della vostra ottusità: io non ho mai avuto paura della tempesta. Fino a ieri anch'io ero soddisfatta e appagata dalla Vita, ma l'Appagamento è stato come una barriera tra la mia esistenza e la tempesta della Vita, confinandomi in una pace malsana e indolente e in una stasi mentale. Avrei potuto vivere la stessa vita che vivete voi ora, solo che fossi rimasta attaccata alla terra per paura... Avrei potuto attendere che l'inverno mi ricoprisse di neve e mi consegnasse alla Morte, che certamente rivendicherà tutte le viole... Ma ora io sono felice perché mi sono spinta fuori dal mio piccolo mondo fin nei misteri dell'Universo... Una cosa che voi non avete ancora fatto. Avrei potuto guardare dall'alto la Cupidigia, la cui
indole è superiore alla mia, ma prestando ascolto al silenzio della notte udii il mondo celeste parlare al mondo terreno e dire: «L'ambizione che va oltre l'esistenza è lo scopo essenziale del nostro esistere.» In quel momento il mio spirito si ribellò e il mio cuore cominciò a desiderare una posizione più elevata rispetto a quella della mia limitata esistenza. Mi resi conto che l'abisso non può udire il canto delle stelle, e in quel momento presi a combattere contro la mia piccolezza
e a desiderare ardentemente ciò che non mi apparteneva, finché il mio spirito di rivolta si trasformò in una grande forza, e il mio desiderio in volontà creatrice... La Natura, che è il grande oggetto dei nostri sogni più profondi, accolse la mia richiesta e con le sue dita magiche mi trasformò in una rosa.»
La rosa tacque per un istante poi, con voce flebile, mista di compiacimento e fierezza disse: «Ho vissuto un'ora come una rosa altera; per una frazione di tempo sono stata simile a una regina: ho visto l'Universo con gli occhi di una rosa; ho udito il mormorio del firmamento con le orecchie della rosa e ho toccato i lembi della veste della Luce con i petali della rosa. C'è qualcun altro, qui, che può rivendicare un simile onore?»
Ciò detto, chinò il capo e, con voce soffocata, disse: «Ora posso anche morire, poiché la mia anima ha conseguito il suo scopo. Finalmente ho esteso la mia conoscenza a un mondo che è al di là dell'angusta caverna della mia nascita. É questo il disegno della Vita... É questo il segreto dell'Esistenza»...
[Gibran, La viola ambiziosa]

1 commento:

Anonimo ha detto...

Pianto

Pianto
non mi turbare;
resta lontano
e più non tornare;
solingo mi trovi,
mi prendi
e mi struggi,
tu vieni
me lasso tu fà.
Convien non pensarci,
scacciarti lontano,
non posso patire
qui tutto mi odia
qui tutto in contrario
io trovo le cose
mi vedo smarrito
e più non mi trovo
e il pianto
continua
continua a tornare.

1960

Giovanni Lo Coco

Tratta da: "Sul fiore dell'acqua"

Federico Editore